La Memoria del Samurai

La Memoria del Samurai (“The Lost Future of Pepperharrow“) di Natasha Pulley è un avvincente libro storico condito di pseudoscienza, realismo magico e fantastico steampunk. Ambientato nel Giappone del 1888, segue gli amati personaggi de “L’orologiaio di Filigree Street“: Thaniel Steepleton della legazione britannica, il formidabile Keita Mori e la loro peculiare figlia adottiva, Sei. Si trasferiscono da Londra alla residenza di Keita vicino a Tokyo, ma presto si ritrovano intrappolati tra fantasmi del passato e fantasmi di molti possibili futuri: il tempo si fa elettrico e la città è infestata; risolvere il mistero che ha messo in moto questo viaggio potrebbe costare loro non solo la vita insieme, ma molte altre vite mentre la guerra incombe…
Ho adorato questa storia. In particolar modo ho apprezzato il personaggio qui introdotto della moglie di Mori, Takiko Pepperharrow, il cui punto di vista e la cui storia mi hanno catturato e intrigato dalla sua prima apparizione. Fino alla fine “La Memoria del Samurai” mi ha tenuto sull’orlo della sedia. La Pulley ci offre un seguito molto divertente e affascinante che ha la capacità di trasportarci nella storia accanto a personaggi indimenticabili.

Unico rimpianto dell’edizione Bompiani è la perdita del titolo originale, a mio parere davvero perfetto, nonché la presenza di Katsu, il polpo meccanico, in copertina: meriterebbe uno spin off come protagonista assoluto.

Il titolo “Il futuro perduto di Pepperharrow” col senno di poi è uno spoiler grande come una casa, ma non basta a salvarci dal trauma. Grazie Natasha!

La lunga attesa di questa edizione (due anni dalla pubblicazione Bloomsbury!), è stata comunque ben ripagata e mi sento di ringraziare Bompiani per aver mantenuto la cura e la qualità che contraddistinguono i primi due volumi: La Memoria del Samurai è un degno compagno de l’Orologiaio e de Le Torri di Vetro, tanto che lungi dal saziare la curiosità del lettore crea nuove aspettative e speranze per futuri progetti.

In attesa di scoprire se si aggiungerà un quarto volume alla saga dell’Orologiaio, possiamo intanto approfittare del periodo natalizio e ritrovare a sorpresa i nostri amati Mori, Thaniel e Sei in un racconto intitolato “I cantori delle anguille“, presente nella raccolta Natale con i fantasmi pubblicata da Neri Pozza nel 2021 e riproposta quest’anno in una veste rigida davvero elegante!

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The One plus One

QUESTA RECENSIONE FA PARTE DELL’ELENCO REVIEWS II, LUGLIO 2015. In inglese, perché ho letto il libro in lingua appena uscito, e questi sono i pensieri scritti  a caldo, nella stessa lingua.  E’ passato più di un anno, ma pareva brutto lasciarla chiusa nel mio quaderno. Come si suol dire, meglio tardi che mai !

-§-

I had a bad migraine in the past few days. I can’t help. Some periods my head hurts so much that I can’t cope with anything; even reading, writing and listening to music, some of the things I love to do the most, become impossible activities. I just know that if I insist to indulge in one of those, I will have to struggle with pain even more the following hours. There are exceptions. There are books that refuse to be closed, even if this means that you will pass out from pain.

THE ONE PLUS ONE

The One Plus One by Jojo Moyes was one of those books.

I bought it months ago, soon after its publishing. I couldn’t wait for the italian translation, not even the few months it occourred to come out; cause I had in mind the feverish sensation the reading of Me before You gave me.

It tooks me three days to finish The One Plus One, without even discount the hours of work. Three days of crying and laughing with the earth in my throath, or in the pages.

It was impossible leaving this story, even with the massive headache I was suffering.

The One Plus One talks about what it means to be part of a family, to love, and to confront the struggles of the real life. Life does not watch anyone in the face. Nor the poor, nor the rich. Bad things happens. Everyone commits errors, or have ill thoughts in desperate moments. Nice things happen too, even when you are not expecting them at all. Keep going. Never give up. Its get better. It will be okay. Seems a bunch of bullshit, isn’t it ? But Jess Rae Thomas and her crazy family will make the reader confident and full of hope about what life can reserve, if only you … keep going. And again. The world is full of dangers and bad person. But when in need, you can count in the kindness of strangers. I could tell you something about the kindness of strangers. It is a real thing. A real, real, thing. Crossed fingers on my heart, I swear it. Then, you don’t need to love romance, to simpatize with Ed and Jess. You don’t need to love math to feel for Tanzie, to admire her and hope for her future and smile and laugh and cry for her.

And surely, you will love Nicky, its own craziness, he “being different”, but not in the way you expected, he being vulnerable but kind and protective and observant. You will want to punch that monster of Jason Fisher in the face. And probably, at the end, you will be satisfied and happy and sad at the same moment, with puffy eyes and all …

Let me tell you sincerely, I will pay this stunt, but it was worth it. Like a crazy, amazing, full-of-trouble journey from England to Scotland in a Audi that could not go over 40 h/km with an enormous farting dog (you will love Norman, too !),  bags of inconvenients, and not so much rest !

Really, it was worth it. You will love it. It is a true story, eventually it gets better, if you only permit yourself to fight, to be honest and to love.

Carry On !

titolo :  Carry On

autore : Rainbow Rowell

ed. : Macmillian, 2015 ; Piemme, 2017

540 pagine 

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Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia in cui frequentano l’ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?

Recensione 

Per chiunque sia appassionato in generale al mondo incantato di Harry Potter : vi ho trovato molte corrispondenze, l’ispirazione è dichiarata, indubbia; ma tante sono le similarità quante sono le differenze. Mi ha divertito e al contempo affascinato l’importanza della lingua nell’uso della magia, tanto che in questa storia appaiono incantesimi buffissimi, a metà tra filastrocche, proverbi, comuni modi di dire e motti pubblicitari. I personaggi sono pieni di colore, e qui è possibile entrare nella testa di molti di loro, perché la Rowell conduce la narrazione attraverso una pluralità di punti di vista. I capitoli sono perciò segmenti molto brevi che rendono la lettura davvero rapida ma a volte anche un po’ frustrante. La struttura però non mi sorprende : appartiene alla Rowell sin da Eleanor & Park ed è tipica degli Young Adult. Inoltre qui si rendeva necessario condensare un “non scritto” di sette anni, che sarà familiare forse solo a chi ha letto Fangirl, e il p.o.v multiplo era l’unico modo per farci conoscere una valanga di personaggi e situazioni in sole 500 pagine. Non ho compreso fino in fondo il ruolo di Agatha, la sua importanza nella storia, se non alla fine, quando esce fuori il suo pensiero su Ebb : allora ho trovato la scelta di inserire anche il suo punto di vista davvero azzeccata. Lucy mi infastidisce e mi intenerisce insieme : è uno strumento nelle mani del lettore, ma la sua presenza si rivela importante solo fino ad un certo punto. Simon e Baz restano gli indiscussi protagonisti -anche se sorge spontaneo fare immediato riferimento a Harry e Draco, la Rowell sviluppandone carattere e storia ha saputo distaccarsi brillantemente dal modello. Non posso dire che mi siano rimasti nel cuore, ma ho letto fino a notte fonda perché volevo assolutamente sapere come sarebbe finita (o iniziata), tra loro. Il finale in un certo senso mi ha sorpreso, specie per quello che capita a Simon. Che dire di Penny ? E’ un comico misto di Ron, Hermione e Luna Lovegood nella stessa persona, amabile e decisiva. ** spoiler alert ** Per quanto riguarda gli antagonisti, è stato secondo me un colpo di genio far confluire la massima rappresentazione del bene e del male nei medesimi personaggi, anche se considero la figura dell’Arcimago un po’ scontata e prevedibile.

In poche parole, è una lettura leggera, non impegnativa ma nemmeno priva di interessanti riflessioni. Ancora una volta si tratta di abbattere muri e pregiudizi, unire le forze, svelare segreti, attraversare passaggi segreti, affrontare il dolore, la morte … ma in special modo Carry On considera la paura di agire, di essere, di amare e di amarsi.

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L’Orologiaio di Filigree Street

Salve lettori e amici bibliofili ! Torno a sorpresa con una recensione che non poteva aspettare, dato che il libro in questione è in questi giorni nelle vetrine delle nostre librerie. Lo avrete già notato perché ha una copertina stupenda, ma a parte questo, il contenuto non è da meno …

titolo : L’orologiaio di Filigree Street

autore :  Natasha Pulley

casa editrice : or. : Bloomsbury USA, 2015 – trad. : Bompiani, 2017 

384 pagine

 

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L’ho letto con estremo piacere. Mi è scivolato addosso e in due giorni mi ha tenuta avvinta a sé come se avesse le braccia meccaniche ma estremamente fluide del polpo Katsu. Chi è il polpo Katsu ? Uno degli eccellenti personaggi di questa storia. Partiamo da loro : se da un lato “peccano” di una descrizione fisica a volte troppo allusiva, mai definita, affatto imperfetta ma direi piuttosto liquida, dall’altro si presentano tutti con vividi colori, tanto che è impossibile confonderli nei dialoghi e nelle azioni. L’orologiaio K.Mori è a mio parere il più riuscito, con una storia personale di cinquant’anni tra Giappone e Inghilterra ottocenteschi, condita da un alone di mistero che permea tutto il corso del romanzo; ma quello che suscita in me più profonda ammirazione, interesse e anche, se vogliamo, tenerezza, è Mr Steepleton, Thaniel, il vero protagonista. Un semplice impiegato all’inizio, il più improbabile degli eroi, che però fin da subito rivela una peculiarità molto speciale, portata sulle pagine col miglior effetto stilistico. Quando al suono si unisce il colore, c’è di che rimanere incantati. Inoltre dimostra di avere in dote sorprendente caparbietà e resilienza. E’ come un lago calmo dalla superficie grigia e uniforme, che d’un tratto rivela le sue sfumature e i tesori nascosti nelle sua profondità. A loro si unisce per vie traverse Grace, una studentessa di Oxford col pallino degli esperimenti esplosivi, una scienziata in cerca di laboratorio, con una madre che nel frattempo cerca di darla in sposa. Grace è irruenta e determinata, dalla mente sveglia e brillante, affatto incline alle tendenze e ai costumi della società, che la vorrebbe sempre protetta e accompagnata, per non dire controllata.

L’orologiaio di Filigree Street è un vero e proprio incastro di meccanismi precisi e delicatissimi. Spostane uno e tutta la trama prenderà pieghe inaspettate, assolutamente sorprendenti.

Questi meccanismi si muovono in un’ambientazione storica così curata e ricercata che risulta piacevole leggere anche solo per scoprirne i dettagli. Il nazionalismo irlandese, il villaggio giapponese di Hyde Park, la bomba a Scotland Yard, il movimento delle suffragette e la condizione sociale femminile, la costruzione della metro di Londra, il telegrafo, gli studi sull’etere luminifero, le prime lampadine elettriche … Leggere è stato come osservare un quadro davvero ben assemblato, mi dava la sensazione di poter essere lì. Un viaggio nel tempo ricco di fascino, che include anche un bel po’ di cultura nipponica. In particolare, mi è piaciuto da matti il laboratorio di Mori, con tutti i suoi congegni e le sue invenzioni a dare un’impronta quasi steampunk, e mi è piaciuta la descrizione di tutta Filigree Street, così ben fatta che potrei giurare di averne scorto la fotografia da qualche parte.

Siamo a Londra, nel 1884. Sotto la minaccia delle bombe del Clan Na Gael, un semplice impiegato dell’Home Office, scapolo con una sorella e due nipoti da mantenere, prosegue la sua vita scandita dal lavoro al telegrafo, quando, in circostanze assai strane, rincasando ritrova nel suo appartamento un orologio d’oro. E questo ritrovamento darà il via a un vero e proprio sconvolgimento della sua esistenza. Tra indagini della polizia, misteri da risolvere, bombe che non si trovano, Thaniel si ritrova catapultato al centro degli eventi. Il suo incontro con K.Mori avviene sotto le circostanze più improbabili, e la sua relazione con lui si evolverà lentamente ma inesorabilmente e lo trasformerà  nell’uomo che ancora non aveva avuto il coraggio di essere. Ho adorato la loro storia, il loro speciale rapporto, dall’inizio alla fine; reputo l’inserimento di Grace provvidenziale in certi casi, antipatico ma necessario in altri, e nonostante questo rimane un bellissimo personaggio. Ciò che lega tutti e tre, credo, è il bisogno primario di costruirsi un futuro in cui possano essere ciò che vogliono e di amare chi vogliono. L’orologiaio di Filigree Street affronta il tema dell’essere chi si è  in base alle coincidenze, ai piccoli grandi eventi della nostra vita. Fino a che punto una persona in grado di prevederle, potrebbe modificare il suo destino e quello di altri? E a quali conseguenze andrebbe incontro?

L’epilogo, quel bullone lanciato in aria di cui non parlerò per non rovinarvi la sorpresa, mi ha fatto davvero sorridere, l’ho trovato una splendida conclusione, una perfetta quadratura del cerchio.

In due parole, per me è un piccolo capolavoro nonostante la conclusione, in particolare la risoluzione del mistero centrale, sembri giungere con la rapidità di un treno in corsa; scritto davvero bene, con dei picchi stilistici che ho apprezzato davvero tanto, è un romanzo che senz’altro amerò rileggere e di cui già sento la mancanza.

Consiglio di lettura : accompagnare con tazze di tè al limone, quanto basta.

Angolo confessione : Più di tutto, mi manca il polpo Katsu. Mi ha fatto lo stesso effetto dello Snaso, il che vuol dire che passerò il prossimi giorni a tormentarmi per la sua non esistenza. 

 

Bacheca Avvisi : Reviews II e Blog Tour Books

Buonasera, cari bibliofili !

Questo breve post per avvisarvi che sul menù qui sopra potete ora trovare una sezione intitolata Reviews II, perché effettivamente il primo elenco di recensioni non era più tanto scorrevole. I libri letti e commentati dalla sottoscritta nel 2015 li troverete, (prima o poi, ve lo giuro !), tutti lì, e approfitto dell’occasione per ricordarvi che se qualcuno di voi volesse suggerirmi ulteriori letture, resto con le orecchie ben aperte !

L’ELENCO DELLE RECENSIONI DISPONIBILI :

LE PROSSIME RECENSIONI :

  • Luglio 2015 : The One Plus One, di JoJo Moyes
  • Agosto 2015 : Il Visconte Dimezzato, Le Città Invisibili, di Italo Calvino
  • Settembre 2015 : Prima del Solstizio d’Inverno, di Silvia Marchesini
  • Ottobre 2015 : Chi Teme la Morte : la profezia di Onye, di Nnedi Okorafor

Lovingbooks

A breve si aggiungerà al menù anche un’altra sezione, dedicata alla mia attività per  Blog Tour Books. Avete dato un’occhiata al nuovo sito e alla pagina facebook ? Io ve lo consiglio caldamente, è piena di iniziative volte a promuovere libri e autori molto interessanti !! Al momento, proprio per preparare il prossimo Blog Tour, sto leggendo su WattPad il libro “Ti Va di Rischiare?” (La Serie del Rischio, Vol.1) di Irene Pistolato, che avrò l’opportunità di intervistare per voi ! Lo trovate anche qui, su Amazon. Invece, il cinque dicembre, parte il Blog Tour dedicato al libro di Federica Martina, A Causa Tua, nella mia wish list già da un po’ !

    

Inoltre, la mia carissima collega e amica Sonia di Solo 1 Altra Riga, per festeggiare i tre anni del blog ha ideato un fantastico Giveaway, pieno di premi, messi a disposizione da ben ventiquattro autori !

Io mi sono iscritta, e sono qui  con le dita incrociate … Perchè non andate a dargli un’occhiata ? 😉

 

Bene, e così vi lascio, torno al mio romanzo ! Il National Novel Writing Month non mi darà modo di essere molto presente qui su Lovingbooks, ma ho quasi pronto per voi un articolo sulla conversazione di Neil Gaiman e Claire Armitstead, avvenuta in occasione dell’Hay Festival di questo maggio, a cui come sapete ho avuto la fortuna di poter partecipare . Si è parlato di Terry Pratchett e dell’ultima raccolta di racconti scritta da Gaiman, Trigger Warning, (consigliato, lo sto terminando e mi è piaciuto assai ! ).

A presto !

Hay Festival !

Howdy !

Many things happened since the last time I wrote here. Maybe you didn’t even notice the new reviews and Themes first post !  If this is the case, click the follow links  ! [Neverwhere/Nessun Dove; The Changeling/Il Bambino Scambiato; Gala Cox e il Mistero dei Viaggi nel tempo; A Single Man/Un Uomo Solo; La ricerca della felicità/ The Pursuit of Happyness]

Salve !

Sono successe tante cose dall’ultima mia puntata qui. Forse non vi siete nemmeno accorti delle nuove recensioni e del primo post nella sezione Themes*! Se questo è il caso, cliccate nei link qui sopra !

Torno or ora da una settimana pazzesca in Galles, più precisamente nella città dei libri, Hay-on-Wye.

UK map

Questo piccolo paesino vicino al confine con l’inghilterra, (tanto da essere stato in passato diviso in due zone, una gallese e una inglese), è il regno incontrastato di Richard Booth, autonominatosi King of Hay nel 1977. E’ a lui che si deve l’incredibile quantità di libri presenti in ogni angolo della cittadina. Un paradiso per ogni lettore, dai collezionisti ai cacciatori di prime edizioni, dai bibliofili agli esperti bibliotecari, che sapranno quando comprare un buon libro di seconda mano e quando invece starne alla larga. Trovo che la  Richard Booth Bookshop sia una delle librerie più belle, impossibile non fermarsi tra i suoi scaffali, anche se solo di passaggio.

E’ stato un viaggio in solitaria il mio, organizzato con pochi mesi d’anticipo, risorse risicate, abbondantemente rimpinguate dall’ entusiasmo. La sola idea di incontrare e sentire parlare autori che stimo da anni mi ha messo le ali ai piedi !

Un’esperienza unica e indimenticabile, passeggiare tra le vecchie case di pietra, le strette stradine, e gli scaffali delle sue innumerevoli librerie, (più di trenta, sparse per tutto il centro città); fermarsi a sbirciare tra gli honesty bookshops, specie quello del castello seicentesco;Visitare le librerie mi ha fatto una buffa impressione. Avevo quasi la sensazione di trovarmi in biblioteche vecchie e polverose, poi giravo l’angolo e vedevo scaffali e tavoli di ultime novità. Quasi mi girava la testa. Mi mancava il fiato. E’ come partecipare a una caccia al tesoro, entri, giri e non sai cosa potrai mai trovare nascosto in mezzo a tutti quei volumi con rilegature e copertine che hanno il triplo dei tuoi anni. Ci sono libri da 50 pence, e ci sono libri da 270 sterline. Triplicate per cento, per mille, la sensazione che abitualmente provate, o voi che vivete di libri, nell’entrare in una normale libreria, all’IBS o alla Feltrinelli ad esempio, e avrete un’idea di come mi sono sentita io.

Ma Hay-on- Wye non è solo “libri”. Visitare la città e i suoi dintorni significa anche passeggiare e fare trekking lungo il Wye Riverside, o perdersi attraverso l’Offa’s Dike Path, con le sue antiche cattedrali, i castelli, i cavalli selvaggi, le pecore al pascolo, i sentieri lunghissimi. E’ ammirare il verde delle colline e il cielo in continuo mutamento nel Brecon Beacons National Park;  è scoprire le vetrine di antiquari e rilegatori, di pub come l’Old Black Lion, che ha più di quattrocento anni, e di cianfrusaglie tra le più eccentriche e bizzarre che mi sia mai capitato di vedere. Hay-on-Wye, Y Gelli in cymraeg ( gallese), è un borgo antico e pacifico che sa riservare delle sorprese, e che improvvisamente a maggio si riempie di macchine fotografiche, automobili, passaporti da tutto il mondo.  Compreso il mio.

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E altrettanto unico è stato partecipare agli eventi organizzati dall‘Hay Festival di quest’anno. Non sapete cos’è l’Hay Festival? Il corrispettivo in Italia probabilmente lo troviamo nel Salone del Libro di Torino.

Bill Clinton definì l’Hay Festival come il “Woodstock della mente”: un’ autentica kermesse letteraria e culturale immersa nel verde, con incontri e conferenze di autori e personalità tra le più conosciute, su un range di argomenti estremamente variegato. C’era ad esempio Kazuo Ishiguro a presentare The Buried Giant, il suo nuovo romanzo, capace di dividere in due lettori affezionati e critica; c’erano studenti e ricercatori di famose università, come Cambridge, a parlare di come il linguaggio dia forma alla personalità di ognuno di noi; c’era Alan Bennett, che ha parlato del suo breve romanzo ‘La Signora nel Furgone’, pubblicato nel 1999, già opera teatrale, ora  trasposta in un film di Nicholas Hytner, che vede la straordinaria Meggie Smith nei panni della scorbutica quanto straordinaria Miss Sheperd. C’erano Angie Sage, Chaterine Fisher, Neil Gaiman e Chris Riddel, che hanno discorso di storie vecchie e nuove. C’erano Stephen Fry e Jude Law per il famoso evento di lettura pubblica con testi tratti da Letters of Note.

C’erano laboratori di disegno e illustrazione per grandi e piccoli, scrittura e recitazione. C’erano storici e ambientalisti. E c’era Bear Grylls a parlare di sopravvivenza nelle situazioni più catastrofiche, come sempre.

Sul sito della BBC potrete vedere la programmazione di diverse interviste realizzate durante il festival. Se siete residenti nel Regno Unito potrete anche ascoltare alcune registrazioni.  Purtroppo non potrò raccontarvi nel dettaglio tutti gli eventi, ma ho scritto il resoconto di quelli a cui ho potuto/voluto partecipare, quelli che mi interessavano di più come lettrice e fan appasionata. Nei prossimi giorni quindi pubblicherò un articolo per ognuno dei seguenti appuntamenti :

26 maggio 2015, 4 p.m. : Angie Sage and Catherine Fisher – Starlight Stage – £ 5.00

29 maggio 2015, 11.30 a.m. : Neil Gaiman and Chris Riddel – Tata Tent – £9.00

29 maggio 2015, 8.30 p.m. : Neil Gaiman talks to Claire Armitstead – Telegraph Stage – £8.00

30 maggio 2015 7.00 p.m. : Amanda Palmer – Telegraph Stage – £8.00

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Nuova recensione …

di Francine van Hove

… E per farmi perdonare della lunga lunghissima assenza, “raddoppio” !!

Mesi sono passati dalla lettura dei primi due volumi della serie sul detective privato londinese Cormoran Strike di Robert Galbraith,  e mi ero ripromessa di scriverne qui, come faccio ‘quasi’ sempre con i libri che mi sono piaciuti. Ebbene, finalmente mi sono decisa a mettere mano alla tastiera e a spolverare questo mio piccolo angolo di web.

Pensavo che molti di voi nel frattempo si fossero dimenticati  della mia esistenza, e invece noto con sorpresa un aumento di flusso nelle visite. Non dovrei sentirmi in colpa, in fondo ho aperto questo spazio per fini egoistici, per ricordare alla me stessa più vecchia cosa avevo provato leggendo questo o quel libro. Per avere nuovi stimoli da chi mi legge (si, avete capito bene, io vi sfrutto, aspetto i vostri consigli !). Una sorta di diario di bordo, nel mare della letteratura, insomma, con molte note personali ai margini. Eppure … Un mio proposito per questo nuovo anno era quello di essere più costante nella pubblicazione dei post e delle recensioni qui su Lovingbooks, e più assidua come lettrice. So che WordPress è un pentolone pieno di sorprese e meraviglie che aspettano solo di essere pescate. Nel modo giusto, nel momento giusto, con la dovuta attenzione. Un altro mio proposito era quello di tradurre in inglese ogni mio testo, cosa che farò con calma a partire dai prossimi giorni. Se qualcuno volesse darmi altre indicazioni o consigli può farlo in un commento qui sotto ! Nel frattempo, forse avrete già notato il widget di Goodreads che ho inserito qui a lato : lo aggiorno continuamente, quindi potrete tenere d’occhio i nuovi titoli, e farvi un’idea di cosa troverete (a breve?) nel blog. Quest’estate mi sono lasciata conquistare da Grisham, (per Natale mio padre mi ha regalato Grey Mountain, to read!),  Jojo Moyes e John Green, in autunno ho scoperto gli audiolibri, mi sono iscritta al servizio di Amazon, Audible, e ora nella mia libreria digitale conto dieci nuovi acquisti, molti dei quali firmati dalla magnetica voce di Neil Gaiman. Adoro Neil Gaiman. Potrei vivere a pane e Neil Gaiman.

Cos’altro ? Ah, sì, La Parola Contraria di Erri de Luca ! Una vicenda che mi ha colpito moltissimo, la sua, e che mi ha spinto ad approfondire la conoscenza di quello che è uno dei massimi autori italiani della nostra contemporaneità. Sola Andata e Il Peso di una Farfalla sono altre due sue brevi ma intense opere che ora figurano nel mio bagaglio emozionale e cognitivo.

Tra gli audiolibri di non fiction, Amanda Palmer con il suo The Art of Asking. Penso che prenderò anche la copia tradotta in italiano, è un libro che merita di essere raccomandato e prestato a più non posso.

Ora sto leggendo : molta molta poesia. Parleremo anche di questo. Amo scriverla, amo leggerla, amo scoprirla. In questo momento Emily Dickinson mi fa compagnia coi suoi Silenzi, la mia stanza profuma di Fiori del Male, e tra una fermata e l’altra dell’autobus mi diletto con l’Antologia di Spoon River. Quali sono i vostri poeti preferiti ? Cosa consigliereste a un poeta apprendista, o a un novello lettore di poesie ?

Stamattina, per chiudere il cerchio ‘nuove letture’, ho aperto uno dei libri che da un po’ di giorni attendeva nella mia libreria, nello spazio ‘acquisti recenti’. Gala Cox e il Mistero dei Viaggi nel Tempo, di Raffaella Fenoglio. In un baleno mi son ritrovata al quarto capitolo, piena di entusiasmo e interesse, perciò mi sa che a breve salterò fuori con una sua recensione…

Voglio parlare anche di un paio di ‘autori indie‘, passatemi il termine, che mi hanno contattato gentilmente su Twitter per chiedermi se volevo leggere le loro opere. Ebbene, il massimo rispetto per loro, alcuni si sono rivelati essere niente male ! Voglio citare fin da subito TL Vargus e Tim McBaine con il loro Fade to Black. Per chi sa l’inglese, è un consiglio spassionato quello che vi do, leggetelo, saprà sorprendervi e divertirvi !

Approfitto di questo post adesso non solo per avvisarvi della nuova pubblicazione, (che trovate nell’indice Reviews),ma anche per fare gli auguri a tutti voi, lettori e autori,  con la promessa di avere più cura di questo spazio e della vostra immancabile partecipazione.

Insomma, un bel po’ di cose fermentano nella mia pentolaccia, abbiate ancora un po’ di pazienza e vedrete …

Grazie in anticipo a chi leggerà e lascerà traccia del suo passaggio !

Nuova recensione !

Una nuova recensione è stata aggiunta alla lista. Si tratta del libro che ho scelto per Maggio 2013 : ”Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh !!

 ”Il Linguaggio Segreto dei Fiori è una storia di crescita e superamento di intime difficoltà , di amore, amicizia, fiducia nel genere umano e nelle sue peculiarità. Ma è soprattutto una storia su cosa significhi essere madri, e su cosa voglia dire essere figli, anche se si è sperduti, apparentemente da soli ad affrontare il mondo. E’ un fiore sbocciato i cui petali non sono destinati ad appassire. La vicenda di Victoria e di quelli a lei legati, mi ha preso sin dalla prima pagina, mi ha emozionato, commosso ed esaltato. Perchè Victoria è una persona speciale, e il lettore vorrebbe che lei se ne rendesse conto. Mi sono lasciata persuadere da questa giovane e fragile protagonista dell’idea che il linguaggio vittoriano dei fiori sia un modo meraviglioso per comunicare. Ho consigliato questo libro a mia nonna, che ama tantissimo i fiori, e lei ha concordato con me.”

Immaginese voleste leggere il resto, non vi resta che seguire il link  https://angelawriter90.wordpress.com/recensioni-reviews/maggio-2013-il-linguaggio-segreto-dei-fiori/   !  

RECENSIONI DI MAGGIO E GIUGNO

LA RECENSIONE DI MAGGIO 2012 sarà per The Hunger Games, di Suzanne Collins.

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THE HUNGER GAMES by SUZANNE COLLINS (trilogy)

Comparirà come primo articolo della pagina ”Reviews” tra due, tre giorni. Mi impegno a scrivere qualcosa di costruttivo su tutti e tre i volumi, e spero che vorrete condividere con me le vostre impressioni in merito a questa trilogia. Che sia piaciuta o meno è innegabile : i giochi della fame stanno diventando un fenomeno letterario e cinematografico eguagliabile a quello di Twilight o Harry Potter, e ovunque sul web girano  immagini, recensioni, fan art, fanfictions, commenti, perciò credo che sia importante dire qualcosa in proposito.

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LA RECENSIONE DI GIUGNO 2012 :

Sto leggendo molti libri in questo periodo, e molti altri attendono sul mio scaffale, quindi ho preparato per voi un piccolo sondaggio mettendo tre delle mie letture. Se avete consigli, richieste e quant’altro non esitate ad aggiungerle !