Bestiario di Julio Cortazar

Mi ha molto colpito lo stile di Cortazar nel raccontare il magico e il soprannaturale, sottendendolo tra le righe con grandiosa maestria. E’ stato affascinante leggere questa raccolta, respirare un po’ delle atmosfere Argentine, provare un senso di inquietudine all’improvviso nel mezzo della pagina, e quasi sempre sorprendersi di qualcosa di inatteso nel finale. Tra tutti certamente il racconto che dà il titolo alla raccolta mi ha lasciato una maggiore impressione, non tanto nell’immagine suggestiva delle due tigri che si aggirano per casa, il segno di un’eccellente metafora letteraria che prende vita in questa storia come in poche altre da me lette, ma nella nascita di una terza creatura, la bambina in visita che anziché essere accudita finisce con l’accudire e si trasforma in mamma tigre, pronta a tutto pur di proteggere i suoi cuccioli. Il rovesciamento dei ruoli, la violenza domestica, l’infanzia negata. In questo racconto c’è un’incredibile esplosione dal particolare all’universale, un’intensità in crescendo da togliere il fiato.
Tra gli altri racconti, vale la pena menzionare in particolare Omnibus, Casa Occupata (che mi ha rimandato il pensiero a Casa di Foglie!), e Lontana – diario di Alina Reyes (che sarebbe un’ottima base per un romanzo più corposo o una sceneggiatura).
Sono felicissima di aver scoperto questo autore, perché mi ha fatto scoprire un modo diverso di narrare. Credo che mi riserverò altre letture di Cortazar per il prossimo futuro.

Avete mai letto qualcosa di questo autore? Se sì, cosa mi consigliereste?

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Book Benches !

mrs_dalloway

artist : One Red Shoe (Fiona and Neil Osborne)

I love the thought of reading here, in one of these Book Benches !  One more reason to love London and the United Kingdom …

What’s your favourite? Personally, I would like to sit on the Neverwhere Benchon The Lion, The Witch  and The Wardrobe Benchand on the Around the World in Eighty Days Bench … The Mrs. Dalloway Bench is really beautiful, I think. And what about the Peter Pan Bench, near San Paul’s Cathedral, right there to welcome you back to Neverland ?! I think this has been a fantastic initiative. I wish to see something similar here in Italy. And, why not, I would like to built my own book bench.  An Harry Potter Bench ! A Lord of the Rings Bench ! Amazing. I’m dreaming with my eyes wide open…

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artist : Laura Elizabeth Bolton

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artist : Valerie Osment

Angie Sage & Catherine Fisher : Exploring Fantastic Worlds

L’Hay Festival il 26 maggio di quest’anno ha ospitato due autrici che hanno molto in comune, per invitarle a parlare di mondi fantastici, guidate dal simpatico scrittore britannico Daniel Hahn.

Angie Sage

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è conosciuta anche in Italia per la saga di Septimus Heap. E’ facile vedere nella sezione bambini e ragazzi di molte librerie e biblioteche i primi quattro volumi della serie :  Magya, Volo, Alkymia, Rycerca– , non altrettanto vedere gli ultimi. Sulla pagina di Wikipedia è possibile però scoprire i titoli delle traduzioni ancora inedite di Syren, Darke e Fyre.

Per chi ama il mondo di Septimus, sappia che nel novembre del 2014 è uscito il primo libro della trilogia spin off, TodHunter MoonPathfinder, traducibile in Tod Cacciatore di Luna – Esploratore. Purtroppo l’autrice mi ha rivelato che non è stato preso alcun accordo con le case editrici italiane, e quindi questo nuovo libro, come gli ultimi della serie di Septimus, non verrà tradotto nella nostra lingua. Non ho problemi a leggere in inglese, mi spiace solo che un pezzo di magia letteraria venga tolto alla maggior parte dei piccoli e grandi lettori italiani.

Catherine Fisher

catherine fisher

è una scrittrice gallese che personalmente non conoscevo, autrice di poesie e di diverse serie per ragazzi, tra cui la saga di quattro libri Chronoptika. In questa occasione ha presentato il terzo volume, The Door in the Moon, e ha parlato anche dei due precedenti romanzi della serie : Obsidian Mirror e The Slanted Worlds. Questi romanzi non hanno traduzione italiana, a differenza di un altro libro dell’autrice, Incarceron (*di cui dovremmo vedere il film. Si parlava di Taylor Lautner come protagonista, anni fa). Per saperne di più anche sulle traduzioni in programma con Fazi Editore, vi consiglio di leggere l’intervista che il blog italiano casualmente omonimo ‘The Obsidian Mirror’, ha realizzato con l’autrice.

 

Ma passiamo all’intervista di Daniel Hahn in occasione dell’Hay Festival. Sotto il cielo stellato dello Starlight Stage le due autrici sono state portate a discorrere di vari temi inerenti ai libri che le hanno rese famose anche fuori dal Regno Unito.

hay festival2015

Daniel è stato bravissimo nel guidarle con domande molto acute sul procedimento di immaginazione e creazione dei mondi e dei personaggi, e sul modo in cui  pensare al lettore ideale, in un’ottica di vendita della casa editrice, possa influire sulla scrittura. Entrambe hanno asserito di non pensare in alcun modo ad un lettore ideale, maschio o femmina che sia, perché sono interessate più allo sviluppo e alla crescita interiore dei personaggi di cui scrivono in quanto esseri umani, a prescindere dal loro sesso. Eppure Angie ha sottolineato che ha scritto Pathfinder perché desiderava finalmente scrivere una storia con una protagonista femminile. Non che la saga di Septimus Heap manchi di personaggi femminili forti, decisivi e interessanti, (basti pensare a Jenna), ma quello che cercava Angie era una ragazza che finalmente fungesse da motore della storia.  E questo è il motivo per cui ha creato TodHunter Moon.

Catherine Fisher dal canto suo, mostrando il libro al pubblico ha evidenziato il suo disappunto per il cambio di design di copertina della sua saga, ora che si è alla pubblicazione del terzo volume, The Door in The Moon. Per due motivi : il primo è che il lettore bibliofilo, (*alza la mano*), di solito preferisce che le copertine di una serie costituiscano un visibile continuum tra loro. Sono infinitamente d’accordo. Ogni volta  provo un leggero fastidio nel guardare i libri de La Ragazza Drago, in fila nella mia libreria, e notare che L’Albero di Idhunn è l’unico tascabile. O Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R R Martin, in edizioni e ristampe tutte differenti tra loro. Scherzando Daniel Hahn ha suggerito che questo è un trucco per far ricomprare ai fan Obsidian Mirror e Slanted Worlds. Il secondo motivo, dice la Fisher, è che basta guardare questa nuova copertina per capire che una fetta di lettori maschi, (che non avevano avuto nessun problema a prendere in libreria o in biblioteca i primi due volumi di Chronoptika- Obsidian Mirror), adesso probabilmente si sentiranno in imbarazzo. In effetti la copertina qui sotto si potrebbe immaginare più facilmente in mano a una ragazza. Cathrine Fisher pensa che prendere un libro non dovrebbe mai causare vergogna, o imbarazzo. Per questo ha fatto cambiare il colore della fascia inferiore, da rosa a verde. Un colore più neutro. Meno femminile.  Personalmente non credo che un lettore appassionato e intelligente dovrebbe farsi fermare da pregiudizi di genere. Bando agli stereotipi, aprite il libro e immergetevi in questa nuova avventura ! {79493B70-B6F4-44FE-A632-A398F1262AC2}Img400

TodHunter Moon – Pathfinder, ha un allacciamento ideale con la saga di Septimus Heap. Così ne parla Angie Sage dal suo blog :

-The first book, PathFinder, begins 7 years after Fyre ends. We start off with three new characters; Alice TodHunter Moon (Tod) and her best friends, Ferdie and Oskar Sarn. Through the incursions into their village of some vicious creatures called Garmin, their lives become intertwined with Nicko and Snorri, Jenna and Septimus. So we get to go back to the Castle and see how  everyone is doing, including Marcia, of course.-

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-Il primo libro, PathFinder, inizia 7 anni dopo la fine di Fyre. Cominciamo con tre nuovi personaggi; Alice TodHunter Moon (Tod) e i suoi migliori amici, Ferdie e Oskar Sarn. Con l’incursione nel loro villaggio di alcune malvage creature chiamate Garmin, le loro vite giungono a intrecciarsi con Nicko e Snorri, Jenna e Septimus. Così torniamo indietro al Castello e vediamo come se la stanno cavando tutti, inclusa Marcia, ovviamente.-

Allo stesso tempo Pathfinder ci tiene a presentarsi come qualcosa di nuovo. Magyk, questa essenza di cui si parla nella storia di Tod, è un qualcosa di scientifico, descritto e usato in modo tecnico. La Sage ha detto che se potesse riscrivere il libro adesso (-il secondo, TodHunter Moon- SandRider, uscirà in ottobre, n.d.A.), non inserirebbe nuovamente degli stregoni tra i personaggi, proprio perché Magyk non ha nulla a che fare con bacchette, formule e incantesimi. 

Questa è una delle cover disponibili sul mercato. Più tradizionale, si ricollega al design delle prime copertine di Septimus Heap.

La cover di Pathfinder presente al festival di Hay, nell’edizione stampata dalla Bloomsbury. Quale delle due preferite ? Anche l’occhio vuole la sua parte !

Catherine Fisher ha poi fatto un breve riassunto, privo di spoiler, sugli elementi principali di trama e personaggi dei tre libri della saga Chronoptika Quartet, (il quarto lo sta ancora scrivendo). Credo che leggerò Obsidian Mirror & co. perché il fulcro di questa saga è nei viaggi del tempo. L’ho già detto che adoro i viaggi nel tempo ?! L’autrice vi ha agganciato elementi di folklore e magia, e lli ha intrecciati al mondo che conosciamo. E’ stato un suo obbiettivo, ha rivelato alla sala, scrivere di viaggi nel tempo senza cadere in cliché alla Doctor Who.

Questa la trama del primo volume, Obsidian Mirror, dal sito ufficiale della scrittrice :

Jake Wilde’s father has disappeared, while working with his friend, the reclusive and mysterious Oberon Venn, on a strange black mirror that Venn believes to be a time machine. Jake gets himself expelled from school and sent to Wintercombe Abbey, deep in the heart of Devon, to find out just what’s going on.
Meanwhile a girl appears out of thin air pursued by a wolf of Ice and a Replicant from the future.. Sarah too ends up at Wintercombe, where Venn is desperate for the Mirror to restore his lost wife, Leah. Only she knows the terrible dangers the mirror will bring to the world’s future. And in the Wood all around the house live the Shee, and their beautiful, deadly queen, Summer. Who has other plans for Venn….
A mix of fantasy and time travel, with seven identical cats, breathtaking escapes through the cellars and alleys of Victorian London, a mysterious scarred man, and a servant who might be a genie, The Obsidian Mirror is the first in a projected set of four books- The Chronoptika.

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Il padre di Jake Wilde è scomparso, mentre lavorava con il suo amico, il recluso e misterioso Oberon Venn, in uno strano specchio nero che Venn crede essere una macchina del tempo. Jake si fa espellere da scuola e mandare a Wintercombe Abbey, nel profondo Devon, a cercare di capire cosa sta accadendo.
Nel frattempo una ragazza appare dal nulla inseguita da un lupo di ghiaccio e da un Replicante dal futuro. Anche Sarah finisce a Wintercombe, dove Venn aspetta disperatamente che lo Specchio gli restituisca la perduta moglie, Leah. Solo lei sa i terribili pericoli che lo specchio porterà al futuro del mondo. E nella Foresta tutto intorno alla casa vivono gli Shee, e la loro bellissima, letale regina, Summer. Che ha altri piani per Venn…
Un mix di fantasy e viaggi nel tempo, con sette identici gatti, fughe mozzafiato attraverso le prigioni e i vicoli della Londra Vittoriana, un misterioso uomo sfregiato, e un servo che potrebbe essere un genio, Lo Specchio D’Ossidiana è il primo di progettato  set di quattro libri – Chronoptika.    

L’autrice ha proseguito su invito di Daniel Hahn con la lettura delle prime pagine di The Door in the Moon. Mi ha entusiasmato, davvero tanto, non solo per il contenuto. Rispondendo ai complimenti del conduttore, Catherine Fisher ha ammesso di leggere spesso ad alta voce, e di amare la poesia. Per questo è molto attenta alla sonorità delle parole, e ciò influisce anche sul suo modo di scrivere, e nella ricerca dei nomi per i suoi personaggi. – A tal proposito, Oberon Venn è davvero un bel nome!– ha asserito Hahn a quel punto.  – E’ stata un’invenzione spontanea- ha detto Catherine di rimando, sorridendo orgogliosa del suo personaggio.

Angie Sage non ha letto con un’intonazione altrettanto accattivante, complice una brutta tosse. Anche la partenza di Pathfinder di per sé , bisogna dire, è abbastanza lenta. Eppure è riuscita a captare la mia attenzione con pochi sapienti dettagli, affatto banali, e ha chiuso con un hook magistrale. Mi sono chiesta perché Tod sembrasse così sola e spaventata. Me lo chiedo ancora, non vedo l’ora di leggere.

La Fisher invece per quanto brillante nella narrazione e nella lettura ad alta voce, per The Door in the Moon è ricorsa a meccanismi di partenza già noti. Il protagonista, Jake, sta dormendo. Ha un incubo su suo padre, che è intrappolato dietro una sorta di maschera, da cui il figlio non riesce a liberarlo … Al suo risveglio Jake viene minacciato nella sua stanza da due uomini,  che gli puntano un’arma contro e gli tappano la bocca. Il lettore immediatamente si preoccupa per lui, ma un angolo della sua mente non può fare a meno di interrogarsi : dove l’ho già vista/sentita questa scena?   

Le domande del pubblico sono state molte – non me lo aspettavo – , e molto interessanti, specie quelle dei bambini.

Come sai quando è arrivato il momento di finire il libro?

A.S/C.F. : Strutturo la storia, con una divisione in venticinque capitoli. So che qualunque sia il punto a cui sono arrivata, al venticinquesimo capitolo devo fermarmi. [Questo discorso vale  per le saghe più lunghe, mi chiedo quale sia la loro risposta per un libro autoconclusivo. **Neil Gaiman ha dato una risposta molto differente a questa stessa domanda**]

Che libro amavi leggere da piccola ?

C.F. : Alice in Wonderland (Alice nel Paese delle Meraviglie). Mio padre odiava leggere storie fantasy, o che comunque avessero questo pizzico di magia. Aveva una mente pratica e razionale che trovava inconcepibile e inspiegabile l’idea di un coniglio parlante e di un cappellaio matto… L’ho obbligato per molto tempo a leggermi solo questo. Lo adoravo.

A.S.: Winnie Pooh. Ogni membro della mia famiglia era un personaggio della storia. Io ero Pimpi, mio fratello era Tigro …

Quando scrivete, tenete conto dell’età dei vostri lettori?

C.F/A.S : Non mi piace restringere il campo dei miei lettori né in base al genere, come è stato già detto, né tantomeno in base all’età. (Angie Sage però ha ammesso che la regola che segue di solito è :  non scrivere cose che un bambino di nove anni non potrebbe capire. Avrebbe voluto inserire un po’ di romance, indagare meglio lo sviluppo delle relazioni tra alcuni personaggi, ma non le è stato possibile per questo.)

Quale personaggio tra quelli che avete inventato  vi piacerebbe incontrare, se poteste ?

C.F.: Oberon Venn. Perché ha un passato tragico, una personalità affascinante, ed è un tipo molto ingegnoso e misterioso.

A.S.: Silas Heap !

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Per concludere è stata un’esperienza magnifica, e la mia lista TO READ si è allungata di diverse righe ! Alla fine sono anche riuscita a farmi autografare il libro da Angie, e a ringraziarla personalmente per le belle storie che scrive. Mi ha detto che era la prima volta che autografava un suo libro in lingua italiana, e che era molto contenta di poterlo fare, finalmente !

Cosa ne pensate? Avete mai letto qualche libro di una di queste due autrici ?

Quotes

 

We need books because we are all, in the private kingdoms of our hearts, desperate for the company of a wise, true friend.

Steve Almond 

I think when a reader reads a whole book – which takes six to ten hours – that’s kind of a gift to the author. The gift of close, undivided attention. To who else do we listen so closely for eight straight hours? And when readers give that gift to me, I’m grateful for it…

A piece of writing has to seduce the reader, it has to suspend disbelief and earn the reader’s trust.

– Po Bronson

 

 

Reading is a magical adventure !

“Books may look like nothing more than words on a page, but they are actually an infinitely complex imaginotransference technology that translates odd, inky squiggles into pictures inside your head.”

Jasper Fforde 

E voi ? Che libro state leggendo al momento ?   Which book are you reading right now ? Fatemelo sapere in un commento ! Let me know in a comment !

The Casual Vacancy by JK ROWLING – cover

The Casual Vacancy by JK ROWLING - cover

COVER of the new book !

La copertina del nuovo libro della Rowling, in uscita il 27 settembre !! Non vedo l’ora di leggerlo, lo ammetto …

Francine van Hove : between drawing and literature

Francine van Hove è nata a Parigi nel 1942, e lì vive e lavora ancora oggi; ha esposto  i suoi bellissimi quadri in varie gallerie fin dal 1978. Voglio parlarne qui perché alcune delle sue opere mi hanno davvero colpito, e credo che anche molti di voi potrebbero riconoscersi in essi.  Attualmente espone alla galleria Alain Blondel.

Francine van Hove was born in Paris in 1942, and still she lives and works there; she has exhibited her beautiful paintings in galleries since 1978. I want to talk about it here because some of her artworks have really impressed me, and I think many of you may recognize yourselves in them. Actually she exposes at the Galerie Alain Blondel.

– Disegnatrice e pittrice contemporanea, Francine Van Hove rappresenta dei ritratti di donna nelle scene quotidiane, avvolti da dolcezza e sensualità. Dipinge sempre secondo modello vivente e controlla particolarmente bene i toni trasparenti della pelle. I temi della bellezza, della raffinatezza, della sensualità e della meditazione trovano espressione nelle sue opere. Si ispira alla vita quotidiana, alla pittura e alla letteratura. I suoi maestri sono La Tour, Ingres, Degas, i pittori del Rinascimento italiano e della pittura fiamminga. –  [da Nouvelles Images]

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E voi cosa ne pensate ? Conoscete altri artisti simili ?    

Dieci libri da leggere consigliati da Yahoo

Oggi ho trovato questo articolo, tramite una mia conoscente su facebook. Ritengo sia interessante, perciò vi rimando al link :  http://it.lifestyle.yahoo.com/blog/yahoo-lifestyle/libri-da-leggere-consigliati-yahoo-091828678.html?nc

1- Siddharta, di Herman Hesse 

“E’, insieme a Il giovane Holden, un must per ogni adolescente. La ricerca di se stesso, l’avventura, i dubbi adolescenziali e una scrittura asciutta ma avvincente hanno reso Siddharta un classico ormai da almeno mezzo secolo. Da rileggere se ce ne siamo innamorati da ragazzi, da leggere per ricordarci come eravamo una volta.”

2- Pulp, di Charles Bukowski

“Uno dei personaggi più scomodi e contestati della letteratura contemporanea, Charles Bukowski è amato e odiato, ma mai ignorato. Pulp è l’ultimo lavoro dell’autore americano, scritto mentre la malattia lo stava già uccidendo e, proprio per questo, completamente diverso da tutta la sua produzione letteraria. Un mix di noir, fantascienza, sesso, alcool che è un omaggio alla letteratura popolare — pulp, appunto — degli Stati Uniti. Quella che, avversata dai critici, ha cambiato il modo di scrivere.”

3- Veronika decide di morire, di Paulo Coehlo

” Tutto un altro genere e un altro stile quello proposto dall’autore brasiliano. Veronika è una ragazza di 24 anni che non ha problemi, ma che è stufa di vivere. Senza un’apparente motivo che non sia la noia. La sua voglia di morire la porterà a contatto con i degenti di un ospedale psichiatrico, con i quali inizia a riscoprire il mondo. Introspettivo, forte, durissimo.”

4 – Glamorama, di Bret Easton Elliss 

“Famoso per il suo American Psycho, Bret Easton Ellis sa raccontare il mondo contemporaneo come pochi. Se negli anni ’80 erano le droghe psichedeliche e la follia yuppie i suoi target, negli anni ’90, con Glamorama, è l’eccesso dei presunti vip a finire nel mirino dell’autore americano. Glamorama è l’assurdo racconto del mondo glamour, da qui il titolo, scritto con la solita pungente cattiveria di Easton Ellis.”

5- Seta, di Alessandro Baricco

“Baricco ha scritto alcuni libri bellissimi e altri mediocri. Ma Seta, racconto breve del 1996, è una fiaba che ha cambiato la letteratura italiana. Lo stile inventato da Baricco nel raccontare questo racconto ambientato in un tempo e un mondo lontano si allontana da tutti gli stereotipi che hanno impermeato la letteratura italiana del ‘900.”

6 – Il falcone Maltese, di Dashiell Hamett 

“Se Baricco ha cambiato la letteratura italiana, Dashiell Hammett ha rivoluzionato quella americana. Senza, però, averne la riconoscenza che meritava. Autore pulp, ex investigatore privato, ha riportato nei suoi romanzi noir il linguaggio e il vissuto reale della sua vita. L’opposto di quel manierismo colto tanto amato dai critici, venne ignorato, ma senza di lui non vi sarebbe mai stato il premio Nobel Ernest Hemingway.”

7 – Il vecchio e il mare — Ernest Hemingway

‘Nei decenni del dopoguerra americano la letteratura a stelle e strisce ha spesso mischiato generi e politica. Dalla beat generation in poi, i romanzi americani hanno cercato sempre di nascondere nelle pieghe di una storia delle allegorie e delle lezioni di sociologia e filosofia. Il vecchio e il mare, invece, è un racconto toccante, dove viene esaltato il coraggio di un vecchio e la sua sfida con la natura. Senza allegorie, solo per raccontare la vita vissuta di un uomo che, per una volta, è stato eroe di se stesso.”

8- Le città invisibili – Italo Calvino

”Ha cresciuto generazioni di bambini e adolescenti, ha insegnato la bellezza della lingua italiana a giovani e adulti. In un periodo dove l’italiano viene massacrato dalla televisione, dai giornali e dove la grammatica è diventata un optional fastidioso riprendere in mano uno dei capolavori della letteratura è un toccasana.”

9 – La voce delle onde – Yukio Mishima

”La versione orientale de Il vecchio e il mare di Hemingway. Mishima, uno dei più importanti autori giapponesi di sempre, racconta il lento scorrere del tempo in un villaggio di pescatori, dove l’amore, la vita, i problemi vengono scanditi dal fragore del vento. Uno spaccato letterario agli antipodi con la letteratura cui siamo abituati, per staccare dalla normalità.”

10 – Grazie, Jeeves — P.G. Wodehouse

”Poco conosciuto ai più, P.G. Wodehouse è uno dei più grandi scrittori inglesi del secolo scorso. La sua serie con protagonista il maggiordomo Jeeves sono una chicca nella letteratura mondiale. Ironico, leggero, assurdo, lo stile di Wodehouse offre al lettore un momento di svago assoluto. Che, poi, è quello per cui l’idea stessa di romanzo è nata.”

[da un articolo di Duccio Fumero per Yahoo ]

Di questi dieci libri, quali avete letto ? Siete d’accordo con quello che dice l’autore ? Vi piacerebbe avere un approfondimento su uno degli autori sopracitati o su uno dei libri ?   Fatemelo sapere in un commento !!