Hay Festival !

Howdy !

Many things happened since the last time I wrote here. Maybe you didn’t even notice the new reviews and Themes first post !  If this is the case, click the follow links  ! [Neverwhere/Nessun Dove; The Changeling/Il Bambino Scambiato; Gala Cox e il Mistero dei Viaggi nel tempo; A Single Man/Un Uomo Solo; La ricerca della felicità/ The Pursuit of Happyness]

Salve !

Sono successe tante cose dall’ultima mia puntata qui. Forse non vi siete nemmeno accorti delle nuove recensioni e del primo post nella sezione Themes*! Se questo è il caso, cliccate nei link qui sopra !

Torno or ora da una settimana pazzesca in Galles, più precisamente nella città dei libri, Hay-on-Wye.

UK map

Questo piccolo paesino vicino al confine con l’inghilterra, (tanto da essere stato in passato diviso in due zone, una gallese e una inglese), è il regno incontrastato di Richard Booth, autonominatosi King of Hay nel 1977. E’ a lui che si deve l’incredibile quantità di libri presenti in ogni angolo della cittadina. Un paradiso per ogni lettore, dai collezionisti ai cacciatori di prime edizioni, dai bibliofili agli esperti bibliotecari, che sapranno quando comprare un buon libro di seconda mano e quando invece starne alla larga. Trovo che la  Richard Booth Bookshop sia una delle librerie più belle, impossibile non fermarsi tra i suoi scaffali, anche se solo di passaggio.

E’ stato un viaggio in solitaria il mio, organizzato con pochi mesi d’anticipo, risorse risicate, abbondantemente rimpinguate dall’ entusiasmo. La sola idea di incontrare e sentire parlare autori che stimo da anni mi ha messo le ali ai piedi !

Un’esperienza unica e indimenticabile, passeggiare tra le vecchie case di pietra, le strette stradine, e gli scaffali delle sue innumerevoli librerie, (più di trenta, sparse per tutto il centro città); fermarsi a sbirciare tra gli honesty bookshops, specie quello del castello seicentesco;Visitare le librerie mi ha fatto una buffa impressione. Avevo quasi la sensazione di trovarmi in biblioteche vecchie e polverose, poi giravo l’angolo e vedevo scaffali e tavoli di ultime novità. Quasi mi girava la testa. Mi mancava il fiato. E’ come partecipare a una caccia al tesoro, entri, giri e non sai cosa potrai mai trovare nascosto in mezzo a tutti quei volumi con rilegature e copertine che hanno il triplo dei tuoi anni. Ci sono libri da 50 pence, e ci sono libri da 270 sterline. Triplicate per cento, per mille, la sensazione che abitualmente provate, o voi che vivete di libri, nell’entrare in una normale libreria, all’IBS o alla Feltrinelli ad esempio, e avrete un’idea di come mi sono sentita io.

Ma Hay-on- Wye non è solo “libri”. Visitare la città e i suoi dintorni significa anche passeggiare e fare trekking lungo il Wye Riverside, o perdersi attraverso l’Offa’s Dike Path, con le sue antiche cattedrali, i castelli, i cavalli selvaggi, le pecore al pascolo, i sentieri lunghissimi. E’ ammirare il verde delle colline e il cielo in continuo mutamento nel Brecon Beacons National Park;  è scoprire le vetrine di antiquari e rilegatori, di pub come l’Old Black Lion, che ha più di quattrocento anni, e di cianfrusaglie tra le più eccentriche e bizzarre che mi sia mai capitato di vedere. Hay-on-Wye, Y Gelli in cymraeg ( gallese), è un borgo antico e pacifico che sa riservare delle sorprese, e che improvvisamente a maggio si riempie di macchine fotografiche, automobili, passaporti da tutto il mondo.  Compreso il mio.

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E altrettanto unico è stato partecipare agli eventi organizzati dall‘Hay Festival di quest’anno. Non sapete cos’è l’Hay Festival? Il corrispettivo in Italia probabilmente lo troviamo nel Salone del Libro di Torino.

Bill Clinton definì l’Hay Festival come il “Woodstock della mente”: un’ autentica kermesse letteraria e culturale immersa nel verde, con incontri e conferenze di autori e personalità tra le più conosciute, su un range di argomenti estremamente variegato. C’era ad esempio Kazuo Ishiguro a presentare The Buried Giant, il suo nuovo romanzo, capace di dividere in due lettori affezionati e critica; c’erano studenti e ricercatori di famose università, come Cambridge, a parlare di come il linguaggio dia forma alla personalità di ognuno di noi; c’era Alan Bennett, che ha parlato del suo breve romanzo ‘La Signora nel Furgone’, pubblicato nel 1999, già opera teatrale, ora  trasposta in un film di Nicholas Hytner, che vede la straordinaria Meggie Smith nei panni della scorbutica quanto straordinaria Miss Sheperd. C’erano Angie Sage, Chaterine Fisher, Neil Gaiman e Chris Riddel, che hanno discorso di storie vecchie e nuove. C’erano Stephen Fry e Jude Law per il famoso evento di lettura pubblica con testi tratti da Letters of Note.

C’erano laboratori di disegno e illustrazione per grandi e piccoli, scrittura e recitazione. C’erano storici e ambientalisti. E c’era Bear Grylls a parlare di sopravvivenza nelle situazioni più catastrofiche, come sempre.

Sul sito della BBC potrete vedere la programmazione di diverse interviste realizzate durante il festival. Se siete residenti nel Regno Unito potrete anche ascoltare alcune registrazioni.  Purtroppo non potrò raccontarvi nel dettaglio tutti gli eventi, ma ho scritto il resoconto di quelli a cui ho potuto/voluto partecipare, quelli che mi interessavano di più come lettrice e fan appasionata. Nei prossimi giorni quindi pubblicherò un articolo per ognuno dei seguenti appuntamenti :

26 maggio 2015, 4 p.m. : Angie Sage and Catherine Fisher – Starlight Stage – £ 5.00

29 maggio 2015, 11.30 a.m. : Neil Gaiman and Chris Riddel – Tata Tent – £9.00

29 maggio 2015, 8.30 p.m. : Neil Gaiman talks to Claire Armitstead – Telegraph Stage – £8.00

30 maggio 2015 7.00 p.m. : Amanda Palmer – Telegraph Stage – £8.00

IMG_20150530_152614IMG_20150528_173331autografo Angie Sage