titolo : Il Quaderno del Destino
autore : Martina Dei Cas
ed. : Prospettiva Ed, 2015
148 pagine
Lungo la via dei sogni spezzati si consuma l’infanzia dei bambini del Diablo. Intorno a loro una periferia sofferente, colorata come una giostra e subdola più di un labirinto. Un destino già scritto per Joaquin e Thalia, se non fosse per un misterioso quaderno rosso e per la tenacia di donna Brenda, pronta a nascondersi nelle foreste del Nord pur di tenerli al sicuro, anche a costo di affrontare rancori antichi quanto la guerra civile. A fare da cornice un Nicaragua popolato da bande senza scrupoli ed eroi per nulla straordinari, in mezzo a una natura mozzafiato, tra cascate e miniere d’oro. Una struggente storia d’amicizia, perdono e riscatto, senza tempo né latitudine, intrisa di polvere, caffè e umanità.L’irresistibile richiamo di un passato oscuro che sembra non lasciare scampo e di un futuro che farà di tutto per essere riscritto.
Tra Managua e Rancho Grande, si svolge una storia profondamente toccante, che emoziona e scuote le coscienze. Immersi nei paesaggi del Nicaragua e nella sua Storia, tra strade polverose e foreste lussureggianti, campi estesi e case color pastello, seguiamo le vicende di Joaquin e Thalia, bambini di strada dal destino apparentemente segnato, che per sopravvivere devono sottostare alla cinica legge del Diablo e del suo cartello di narcotraffico : sembrano condannati a una vita di povertà, ignoranza e violenza, che, come ben dimostrato dall’autrice, conduce spesso e volentieri a conseguenze fatali. Per fortuna sulla loro strada si pone donna Brenda, e con lei altri indimenticabili personaggi.
Tutto ha inizio con un quaderno rosso. Un quaderno che simboleggia insieme la possibilità del cambiamento attraverso l’istruzione e l’importanza di poter scrivere da sé il proprio percorso, senza farsi schiacciare dalle avversità e dalla miseria della propria condizione.
Attraverso capitoli brevi ed uno stile narrativo diretto, fresco e asciutto, Martina Dei Cas ci porta a scoprire le direzioni imprevedibili che le vite di Joaquin e Thalia prenderanno. Mi ha sorpreso trovare, nonostante la brevità della narrazione, un numero incredibile di personaggi variegati, tutti sviluppati al meglio, definiti da una loro storia, un loro modo di fare e di porsi, una vita che va al di là di quanto Il Quaderno del Destino ci racconta, ma che comunque il lettore percepisce. Il passato bussa alla loro porta, costringendoli a riflettere sui loro errori, a cambiare rotta, ad ammettere le loro colpe e a migliorarsi. E’ un romanzo corale, con una moltitudine di prospettive.
Il Nicaragua risplende nella sua quotidianità, nei suoni fragorosi delle sue strade, nel profumo dei suoi cibi, nei testi e nella musica delle sue canzoni, nel bagliore dello schermo di un televisore che trasmette note telenovelas. Ne emerge un ritratto realistico, crudo e allo stesso tempo pieno di colori. Non ho potuto fare a meno di pensare ai quartieri grigi di Napoli, leggendo, lì dove il futuro dei ragazzi è altrettanto insicuro, messo a repentaglio da logiche di criminalità organizzata e guadagno facile, dove lo Stato, quando non assente, si rivela accondiscendente. Questa storia è come una ventata d’aria fresca, perché ci riempie di speranza, non si limita a testimoniare e a denunciare una situazione, ma rivela che le cose possono cambiare, che anche il più piccolo tra noi può fare la differenza, ci avverte che ciascuno ha la responsabilità di agire affinché ciò avvenga. Penso a figure come Malvina, a Guillermo, a Ula … figure che hanno perso molto e che ancora hanno da perdere, personaggi secondari dalla formidabile statura, pur sembrando da principio solo partecipanti di contorno in una vicenda più grande di loro.
In conclusione, sono davvero felice di aver scoperto questo libro e di aver potuto indirettamente conoscere la sua autrice, Martina Dei Cas, che il Nicaragua lo ha visitato davvero e lo porta nel cuore : le sue prime due opere letterarie, Cacao Amaro e Il Quaderno del Destino, sono legate a un importante progetto sociale : un libro per una biblioteca.