Marzo 2015 : Gala Cox e il Mistero dei Viaggi nel Tempo

titolo : GALA COX E IL MISTERO DEI VIAGGI NEL TEMPO

autore : Raffaella Fenoglio

anno di pubblicazione : 2014

casa editrice : Fanucci Editore

lingua : italiana

pagine : 485 

Ci sono storie che lasciano il segno, storie che si ricordano vividamente anche dopo molti mesi dalla loro prima lettura. Gala Cox e Il Mistero dei Viaggi nel Tempo è una di queste storie. Vi consiglio di cuore questo splendido libro di Raffaella Fenoglio, autrice già conosciuta  in Italia nelle vesti di  foodblogger e fondatrice dell’associazione P.E.N.E.L.O.P.E. (lotta al femminicidio).

La prima cosa che mi ha colpito e che mi ha spinto a prendere in mano il volume in libreria è la copertina, paragonabile solo a certe creazioni di Paolo Barbieri, con un progetto grafico eccellente. Sì, lo so : mai giudicare il libro dalla copertina … o dal suo film, ma quanti di noi sono davvero capaci di non farsi influenzare ? La veste di un libro è la sua prima presentazione, in fondo.

Il titolo poi non ha fatto altro che acuire il mio interesse. Lo sapete già forse, perché ne avevo parlato a proposito de la Mappa del Tempo di Felix J. Palma  … Io adoro i viaggi nel tempo! Come direbbe Dennis, uno dei personaggi che preferisco in Gala Cox, li trovo assurdissimi. E così, dopo qualche mese dalla sua uscita, mi sono lasciata tentare anche dalla trama, che prometteva una storia piena di colore, magia e complicazioni niente male. Le mie aspettative non sono state affatto deluse.

trama : [ Gala Cox Gloucestershire ha quindici anni e frequenta il liceo artistico. Ha un carattere indeciso, un’intelligenza fuori dal comune e la passione per le materie tecniche. E non sta affrontando un bel momento: ha appena perso la sua migliore amica, Nadia, in un terribile incidente dai risvolti misteriosi e il suo amatissimo papà se n’è andato di casa senza una ragione apparente. Ora Gala vive con la mamma Orietta, medium scostante e autoritaria, e alcuni spiriti vaganti tra i quali l’indiano Matunaaga e la monaca benedettina Ildegarda di Bingen.Gala crede di sapere tutto sull’aldilà, fino a quando non inizia a frugare nello studio del padre alla ricerca di una traccia che le permetta di ritrovarlo. Qui, una scoperta casuale le aprirà le porte di un mondo prima sconosciuto, catapultandola in una realtà parallela e pericolosa. In un graduale e inesorabile susseguirsi di avvenimenti e scoperte, Gala vedrà crollare le proprie certezze una ad una. L’amore per le persone a lei care la spingerà a intraprendere una lotta che la renderà una ragazza più forte, molto più di quanto abbia mai potuto immaginare. La storia di un’adolescente quasi normale, che tra appassionanti viaggi nel tempo e dialoghi con gli spiriti, diventa una riflessione sulla vita e su cosa ci attende nel nostro futuro. ]

Un’adolescente quasi normale. Diciamoci la verità, se Gala non fosse il genio che è, se non vivesse a contatto con medium, fantasmi e viaggiatori spaziotemporali, beh, sarebbe esattamente come noi. E questo la rende vera, credibile, interessante. Fragile e disarmata, come qualsiasi ragazzino a quell’età,  Gala si trova ad affrontare situazioni terribili, che persino persone più mature e sagge di lei farebbero fatica ad accettare. (Sua madre Orietta ne è un esempio lampante.) Prima avevi un’amica speciale, un padre amorevole, insegnanti capaci che sapevano guidarti e formarti per ciò che ti stavi preparando  a diventare, ora non hai più niente, e chi è rimasto sembra non capirti. Sembra non fare altro che metterti i bastoni tra le ruote. Sembra che ce l’abbiano tutti con te. E il senso di colpa e la rabbia non fanno che divorarti da dentro. E’ difficile, quando ci si sente così, aprire gli occhi su ciò che  ci circonda, e capire che anche quando tutto sembra perduto, non si è mai davvero da soli… Ciò che fa più paura quando si ha quindici anni è il cambiamento. Ma senza affrontare i cambiamenti, non si cresce.

Fortunatamente Gala può contare su delle spalle eccezionali. In primis lo spirito Matunaaga, la sua ”tata”, fantasma indiano ospite fisso di villa Gloucestershire. Per Matunaaga non si può non provare ammirazione. E’ un essere saggio, con una spiritualità pura e immensa. Sa sempre cosa dire e quando dirlo, è un guardiano talvolta invisibile ma sempre presente per la sua protetta. E’ uno di quei personaggi che ti fanno sussurrare ‘se fosse vero vorrei incontrarlo…’ . Avrà un ruolo di primo piano nel percorso di maturazione di Gala.

Poi c’è Dennis, il compagno di banco che a tutti i costi vuole esserle amico e che non si tirerà indietro nemmeno davanti alle situazioni più assurde. Dennis è un tocco di allegria nelle situazioni più tragiche, e il sostegno fisico e psicologico di cui Gala ha un incredibile bisogno, ed è un personaggio da non sottovalutare, capace di riservare delle sorprese. Porta freschezza e leggerezza nella vita di Gala, ed è quasi da invidiare per la sua spontaneità e per la facilità con cui incanta certi adulti. Quel che più conta, si sforza di comprenderla, la ascolta davvero, come solo un amico vero può fare. Ma chi è davvero Dennis Franti lo capirete solo dopo aver superato abbondantemente la metà di queste 485 pagine.

E infine Nadia, l’amica perduta di Gala. La ragazza più cocciuta, coraggiosa e spavalda che potreste mai sognarvi di incontrare. Una forza della natura capace di stravolgere l’ordine stesso delle cose. Come faccio a saperlo visto che è morta ? Chiedetelo a Edvige, lo spirito che apparirà una sera nella stanza della protagonista, pronta a trascinarla con sé nell’Inghilterra del milleottocento !

Raffaella Fenoglio affronta il tema della crescita e del superamento delle difficoltà, attraverso una storia ricca di suspense e colpi di scena, profonde riflessioni e sottotesti di grande spessore, con personaggi che vale la pena di incontrare e conoscere.

Ciò che Gala impara a sue spese è che scappare da ciò che non si conosce solo per paura non è mai una buona scelta. Non è mai una scelta possibile, se si vuole andare avanti. Che è meglio strappare il cerotto, ad un certo punto, piuttosto che cullarsi nel proprio dolore, creando barriere tra se stessi e il mondo. Che giudicare qualcuno, persino una persona ormai morta, senza sapere ciò che sta dietro le sue azioni, è qualcosa di controproducente.

In tutto questo stravolgimento di situazioni ed emozioni, ci sono alcuni elementi della storia di Gala che ci tengo a sottolineare, perché sono i pilastri e gli orpelli che rendono quest’opera di narrativa YA originale, frizzante e speziata.

La Londra del Milleottocento : è chiassosa, affollata, piena di odori (dal profumo intenso del tè e dell’ottima pasticceria allo sgradevole puzzo delle strade fangose e sporche dei vicoli malfamati), e colori (gli abiti, le bancherelle del mercato, i giardini e i palazzi…). Mi è sembrato, leggendo, di viaggiare letteralmente indietro nel tempo. Questa Londra nasconde un brulicare di vita e attività davvero intenso, pericoli dietro ogni angolo.

Gli antagonisti : Ipazia Price è un personaggio terrificante, ( nell’accezione più positiva del termine), certe scene in particolare mi hanno lasciato con il fiato sospeso e la pelle d’oca. La sua storia è incredibile, spaventosa e indimenticabile. E’ un personaggio talmente ben costruito da mettere talvolta in ombra Apollonia, la rivale di Orietta e quella che dovrebbe essere la vera nemica di Gala. Apollonia appare distante, altera, a tratti infantile. Sicura dei suoi diritti e della sua posizione, disposta a tutto pur di riaffermarli quando questi vengono messi in discussione da forze più grandi di lei. Nemici così si incontrano spesso, non è tosta e imprevedibile quanto Ipazia. Ma la conclusione della vicenda non è altrettanto prevedibile, lascia qualche punto di apertura sul suo personaggio, e mi ha fatto desiderare una back story su di lei e i suoi vecchi compagni (di cui non farò il nome, per non fare spoiler).

La scienza e la tecnica : Dal terrario con le Aphaenogaster spinosa, alla descrizione dello studio e degli strumenti di laboratorio, dalle ricerche al computer sulla macchinetta di Pacinotti, fino alla costruzione dell’Ecbatana, “la macchina del tempo”, questo libro è un poutpourri di elementi scientifici che mi hanno messo addosso il desiderio istantaneo di visitare il Museo di Scienze Tecniche e Naturali più vicino a me …    

Elemento altrettanto preponderante : la magia. La casa di Gala è pervasa di magia, spiriti che vanno e vengono. Trattare con loro è compito di Orietta, la madre di Gala, medium potente quanto donna disperata, talmente in crisi con se stessa da non poter essere di nessun aiuto per la figlia, pur facendo di tutto per proteggerla. Poi ci sono gli Usquead, gli spiriti che trascendono il tempo e lo spazio, viaggiatori, forze dell’equilibrio spirituale. Magia e spiritualità si fondono insieme e lasciano spazio ad altri temi : il superamento di un lutto, l’acquisizione di una mentalità aperta, la necessità di non trattenere dentro di sé la rabbia troppo a lungo, capendo quando è il momento di lasciare andare. Matunaaga è l’esempio fatto spirito : imperturbabile ma mai distante. Ci insegna ad affrontare il dolore, a metabolizzare una situazione, a usare la testa e il cuore. A non farsi sopraffarsi dagli eventi.

Il ruolo delle donne è un altro elemento fondamentale nella storia. Sebbene non manchino figure maschili di spessore, le donne sono protagoniste (e antagoniste) indiscusse, e le tematiche che le riguardano, affrontate nel corso della storia moltissime : dal rapporto madre/figlia in una realtà familiare alquanto intricata e difficile, al rapporto di amicizia e di rivalità che può intercorrere tra ragazze e superare addirittura i confini del tempo e della memoria, fino alla violenza sulle donne, specie quelle indifese e dimenticate dalla società (le prostitute di Whitechapel). E che dire del  potere decisionale e dei diritti che le donne avevano o dovevano ingegnarsi a ritagliarsi in passato , quando non erano abbastanza potenti e autorevoli da strapparli con la forza? La lezione è che le donne che hanno coraggio, che sono abbastanza spavalde e che si fanno valere, sono potenti, talvolta pericolose, ma comunque rispettate, a maggior ragione in una società patriarcale.

Questo libro mi piace perché non è scontato né banale, ed è capace di andare a fondo quando tocca temi tanto delicati quanto quelli elencati sopra, pur nella veste fluida e leggera di un romanzo per ragazzi farcito di magia e di sfumature steampunk, che sono come crema pasticcera  in un una torta buonissima e fragrante. 

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