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*Questo articolo può essere ritrovato nella pagina AUTHORS / AUTORI , che raduna tutte le personalità della letteratura che in questi anni mi hanno maggiormente colpito, affascinato. Se avete richieste da fare in proposito, non siate timidi, sono avida di consigli e suggerimenti !
Nasce il 28 maggio del 1953 a Caserta, è laureata in medicina, e per molto tempo è stata volontaria in Etiopia, lavorando come chirurgo. Nel suo sito ufficiale noterete la presenza di un articolo sull’infibulazione. Leggerlo mi ha fatto contrarre le budella e piangere il cuore. Ho pensato, di quanto male questa donna è stata testimone ? Silvana De Mari opera ad oggi come psicoterapeuta, ma dal 2000 è anche scrittrice. E per una buona ragione.
Ha cominciato con ”L’ultima stella a destra della luna”, e ”la Bestia e la Bella”, rivisitazione della famosa fiaba europea, per la collana Gl’Istrici della Salani. Dal 2004 al 2012, tra altri progetti e impegni, si è affermata in tutto il mondo con la saga di Yorsh, di cui vi riporto fedelmente le trame:
L’Ultimo Elfo – In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l’ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misericordia, e salvando lui salveranno il mondo. L’elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé – meno magici ma più resistenti alla vita non solo sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia.
L’ultimo Orco – Anche in questo libro incontriamo Yorsh, l’ultimo elfo, oramai adulto. Ma il vero protagonista di questo libro è Rankstrail, soldato di ventura che combatte una guerra contro gli orchi. Mentre Yorsh è un eroe per destino, per Rankstrail è diverso: non è un predestinato, deve trovare la sua via attraverso le scelte, anche sbagliando. E sarà l’amore ad aiutarlo a prendere le decisioni giuste. Lo schema classico prevede che l’eroe liberi la fanciulla dall’orco. Ma chi è veramente l’orco: chi è nato orco, o chi ha scelto di esserlo? Silvana De Mari mette il tema del libero arbitrio al centro di questo racconto pieno di avventura, di battaglie fantastiche, ma anche di tenerezza.
Gli Ultimi Incantesimi – “Gli ultimi incantesimi” è una storia di Regine. Una storia di Guerriere. Il loro destino non è scolpito su un muro, ma scandito da una filastrocca che, dai passi di una bambina a quelli di un’altra, attraversa i secoli. Tra tutte le regine la più disperata è quella degli Orchi, disposta a sacrificare non solo la vita, ma l’eternità. La più sola è la Regina del Mondo degli Uomini. La più disarmata è la Regina del popolo deportato dei Nani, condannato a morire nelle miniere, la più improbabile è Masciak la Grassa, la figlia del boia. Signora degli Eserciti. Tutte dovranno imparare a combattere e a vincere, perché il futuro del mondo passa dalla libertà e dalla forza delle madri, passa dal loro diritto inalienabile di scegliere il padre dei loro figli, mostrare il viso, sentire il vento nei capelli, dal loro diritto inalienabile di non essere battute, vendute, comprate, sfruttate, ripudiate, lapidate, bruciate. “Gli ultimi incantesimi” è una storia di eroi involontari, improvvisati, minori, quelli bassi, i brutti, i deboli, i qualsiasi. È un coro di voci piccole. L’eroe più piccolo è un bambino terrorizzato dai mostri che vivono nell’ombra sotto il suo letto”.
L’Ultima profezia del mondo degli uomini – C’era una volta il mondo degli Uomini e quello degli Orchi. Erano uniti da un lembo di terra ma li dividevano anni di guerre, odio e desiderio di vendetta. C’era il Capitano, dal nome potente e magico, Rankstrail, che aveva battuto gli Orchi ma che da tempo sembrava disperso. C’era poi sua figlia Chiara, abbandonata da lui in tenera età e cresciuta dagli zii come una loro figlia: aveva il potere di leggere nel fuoco e sentiva anche il più piccolo sussurro. C’era anche un principe di nome Arduin, figlio del leggendario Yorsh, che amava costruire macchine volanti e che presto si accorse dell’amore per Chiara. E c’era il soldato semplice Skardrail che si era messo in testa di ritrovare il Capitano. Partì da solo e attraversò le terre degli Orchi pur di raggiungere la sua missione, perché era una missione da cui dipendeva il destino del mondo degli Uomini e solo lui lo sapeva. E su tutti c’era Rosalba, regina dai mille volti, dotata di coraggio e intelligenza, e di una spada che al solo guardarla incuteva timore e rispetto. Ma nessuno di loro aveva fatto i conti con un’ultima profezia…
Io mi chiamo Yorsh – è il prequel de “L’Ultimo Elfo” e ci farà ascoltare tre voci. Racconterà la storia della nascita di Yorsh, il protagonista de “L’Ultimo Elfo”: due delle voci che udiremo sono quelle dei suoi genitori, e sarà la dolcissima e tremenda storia dell’incontro di un uomo e di una donna, avvenuto durante un genocidio, mentre il loro popolo, quello degli Elfi, viene deportato. La terza voce, quella che ascoltiamo per prima, è la voce di uno dei distruttori. Quelle dei distruttori sono le voci che noi non abbiamo ascoltato.
Silvana De Mari è conosciuta essenzialmente per la sua opera principe, L’Ultimo Elfo. La storia di Yorsh però si estende in ben cinque libri, coinvolgendo molti personaggi, in diverse ambientazioni e situazioni. Ciò che adoro dei libri della De Mari, è il senso di giustizia, il bisogno di equità, amore e comprensione per ogni creatura, il coraggio di emergere dalle situazioni più brutte e pericolose e di farsi avanti anche per gli altri; L’innocenza di un cuore buono, che impara, osserva, cresce, ma resta puro, fedele a se stesso, nonostante le crudeltà di cui è testimone. La debolezza esposta di chi in un primo tempo lo giudica, colmo di pregiudizi, ma poi fa di tutto per aiutarlo. Il malvagio orco che in realtà è un fratello, come noi.
Tutto questo trapela ad ogni pagina, in un percorso avvincente in cui la sopravvivenza di uno è legata a quella di un’intera stirpe. Lo stile della De Mari, una volta letti i primi due volumi, mi è sembrato così familiare che mi sembrava impossibile potesse riservarmi delle sorprese andando avanti. Invece la trama del terzo volume è ancora più complessa, e affronta nuovi temi, quale quello della responsabilità per chi arriva in alto e si trova a dover dirigere le fila di molti destini. Il male continua a nutrire di acqua le sue lunghe radici, ma non è mai così scontato e unilaterale come può sembrare. Sarò sincera, non ho ancora letto tutti i libri di questa autrice, ma sento di doverla presentare per prima, in questo mio blog. E’ lei che con un linguaggio semplice ma profondo riuscirebbe ad attecchire anche nella mente più sonnolenta e nel cuore più arido. I suoi libri hanno molto da insegnare, non solo ai bambini. Eppure in particolare a loro raccomanderei questa lettura. Le avventure di Yorsh sono ambientate in un mondo fantastico, eppure le cose che qui accadono sono di respiro così universale che difficilmente uno potrebbe leggerle senza interrogarsi sui propri atteggiamenti e sulle situazioni cui assiste ogni giorno, nella propria casa, nel proprio paese, all’estero. E’ una splendida lente di ingrandimento sul nostro, di mondo …
Vorrei mettere in evidenza il motivo che spinge Silvana a scrivere, perché il motivo è essenziale per ogni autore.
Riporto qui le sue stesse parole, dal suo saggio ”La realtà dell’Orco” :
Gli orchi esistono. Gli orchi sono coloro che uccidono intenzionalmente i bambini e mostrano fierezza per l’assassinio. Gli orchi sono coloro che insegnano ai propri figli come il massimo dei destini possibili sia sterminare anche a costo della propria vita, perché gli orchi odiano la vita, la disprezzano, anche la propria. Gli orchi hanno per i popoli liberi l’odio che i nati morti hanno per i vivi e i nati servi hanno per i liberi. Gli orchi esistono e devono essere fermati.
Sono esistite civiltà che non hanno avuto la ruota, ma nessuna può sopravvivere senza storie. Le storie infatti sono l’unico mezzo che abbiamo per stemperare la ferocia dell’uomo, per tollerare l’orrore. La narrazione – ascoltare il cantastorie, leggere un romanzo, vedere un film, raccontare una fiaba – modifica i nostri neurotrasmettitori, e diventa il più potente mezzo di condivisione e quindi di comunicazione che possa esistere.
Nascosta nella narrazione fantastica c’è la reale magia dell’uomo e ci sono secoli e secoli di dolore, perché, quando qualcosa è troppo atroce per poterlo affrontare, lo nascondiamo lì, dove, protetto dall’ambientazione irreale e dal lieto fine, diventa finalmente sostenibile.
È nelle fiabe, è nei racconti con gli elfi, i nani, le streghe, i maghi e gli orchi che è contenuta la spiegazione della follia europea, del nostro omicidio-suicidio: dopo aver sterminato il popolo ebraico, l’Europa si innamora del proprio nemico storico, si inventa una possibilità di convivenza e spalanca le porte all’invasione islamica.
Ma per fortuna nel fantasy c’è la risposta a tutto questo. Gli orchi saranno salvati, perché anche loro sono fratelli. La libertà e la giustizia prevarranno, perché ci sono Gandalf e Harry Potter a battersi, e vinceranno. E ciò sarà possibile grazie al coraggio della verità, e non alla menzogna del politicamente corretto, al delirio del multiculturalismo, del comunitarismo, della democrazia annientata dall’importazione della shari’a e dalla beatificazione dell’antisemitismo.
Il motto di Silvana, non a caso, è una citazione di George Orwell :
Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
fonti :
http://www.silvanademari.com/libri.htm SILVANA DE MARI, Official Sites / Sito Ufficiale
http://it.wikipedia.org/wiki/Silvana_De_Mari (Notizie sull’autrice, da wikipedia)
[ Recensioni blog / Blogs Review : http://www.girl.com.au/the-last-elf.htm
http://valentinasroom.blogspot.it/2007/07/last-elf-silvana-de-mari.html ]
[ Informazioni sul libro, da wikipedia : http://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultimo_elfo ]
—- In questo blog potete trovare anche un breve articolo sulle mie impressioni dopo la lettura de l’Ultimo Orco : Link
Wow che bel lavoro hai fatto!! Mi spiace tanto non poterti essere utile: non ho letto nulla di questa autrice, ma ora mi hai incuriosita!! 🙂
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Grazie ! Ti consiglio l’ultimo elfo per iniziare, è il più leggero, ma è commovente e profondo allo stesso grado 🙂
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